Kirosegnaliamo
K-news
Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!
circa il TEATRO
DEBUTTO
“PROFESSIONE: SEPARATA!” di
Salvatore Scirè
TEATRO DEI SATIRI - Roma
– da Mercoledi 27 Maggio a Domenica 7 Giugno– ore 21:00_ Dom. ore 18:00
In questo lavoro ormai collaudato, l’autore
continua ad esplorare il variegato mondo della coppia, ma stavolta lo fa
mettendo a fuoco un momento assai particolare, quello della separazione; un
evento, peraltro, che nel caso specifico viene visto soprattutto come un
possibile “business” da parte della moglie, comunque vogliosa anche di
trasgredire! Purtroppo i classici conti,
fatti insieme a un’avvocatessa specializzata in materia, alla fine non
torneranno; anzi, tutti gli equilibri salteranno in aria come tanti birilli. La
pièce si tinge anche di alcune punte di amarezza, mentre situazioni paradossali
conferiscono a tutta la scrittura una forte comicità, fino a una conclusione
che sembra tutt'altro che scontata: le sorprese,
infatti, non mancheranno, fino all’ultimo istante!
La commedia intende comunque mandare un
messaggio in positivo. Un’analisi affrettata potrebbe farla apparire come
“maschilista” ma così non è. L'autore, infatti, seguendo proprio i paradossi e le iperboli caratteristiche
della satira, punta volutamente il dito
verso certi comportamenti, di sicuro evitabili e da evitare. Insomma, Salvatore
Scirè, giornalista e commediografo, oltre che regista, con questo lavoro
intende regalare al suo pubblico qualche “pillola” di saggezza ma anche di simpatica
erudizione; facendo divertire gli spettatori, ma soprattutto invitandoli a
riflettere!
Autore e regista:
Salvatore Scirè-Interpreti: Francesca Milani, Gabriella Di Luzio, Raffaella De
Bartolomeis, Andrea Quintili, Debora Zingarello, Marina Benetti-con
l’amichevole partecipazione in videodi Manuela Lucchini- Scene: Riccardo
Polimeni-Grafica: Matteo Nardone
www.teatrodeisatiri.it
DEBUTTO
“IN ALTO MARE” di Slawomir Mrozek
TEATRO LE SEDIE - Roma -
da Venerdi 29 a Domenica 31 Maggio, ore 21.00_dom ore 18.30
Tre uomini in
frack. Tre uomini su una zattera. Tre naufraghi in alto mare, alla deriva
nell’oceano. Pazienti, nonostante la loro disagiata condizione. Finché i viveri
non finiscono, ed è necessario scegliere chi dovrà sacrificarsi per sfamare gli
altri due. Si innesca una spirale sempre più serrata di stratagemmi, di
raggiri, di espedienti attraverso cui ognuno tenta di salvare la pelle a danno
dell'altro; una gara al massacro devastante e grottesca, risolta dagli
interventi stranianti di un postino ed un servitore inattesi. Scritto nel 1961, l’atto unico del polacco
Mrozek è una parabola disperatamente sarcastica della catastrofica condizione
umana e delle sue leggi paradossali, svelate attraverso una progressione
grottesca che si innalza fino alle vette dell’assurdo.
Associazione Il Rinoceronte_ Autore: Slawomir Mrozek-Interpreti: Edoardo Ciufoletti, Alessio
Rizzitiello, Francesco Rossini, Andrea Iarlori-Musiche: Federico De Antoni-Scene: Erika Cellini-Regia: Andrea Pergolari
PROSEGUE
“BIGODINI (OH, MARY)” regia Federica
Rosellini e Francesca Manieri
da
Frankenstein di Mary Shelley
TEATRO OROLOGIO Sala Gassman - Roma - da Martedi 18 a Domenica 31 Maggio, ore 21.15_dom ore 17.45
Libero adattamento da Frankenstein, si muove tra biografia e testo.
L'ossessione prende la forma del racconto, la incarna
e la scarnifica allo stesso tempo. Il corpo femminile getta sull'Opera la sua
ombra ineluttabilmente frankensteiniana. Mary Shelley diviene così il femmineo
e malinconico scienziato Victor Frankenstein, tormentato da una colpa radicata
nelle profondità del suo essere, e la Creatura, il tentativo disperato di
mettere assieme i pezzi dei propri cadaveri, di strappare alla Morte il ricordo
dei cari perduti, presi a morsi, dilaniati dall'oblio.
Mary Shelley imparò a leggere in un cimitero, il
padre le insegnò a decodificare le lettere di una lapide, le prime parole che
lesse furono Mary Wallstonecraft, sua madre morta di parto mentre la dava alla
luce.
Le parole erano da sempre compagne della
Morte e in Frankestein la scrittura diventò arte demiurgica e negromantica
insieme, esperimento sovrumano per riportare in vita proprio quella madre che
lei stessa nascendo aveva ucciso. Un tentativo trascinato fino al fallimento,
perpetrato per anni con ogni misura, prima attraverso il suo stesso corpo
adolescente: per quattro volte aveva partorito e per quattro volte era stata
bara dei suoi propri figli.
Poi con la scrittura, in un incubo gotico che è
gioco di specchi dove il corpo della madre si popola dei corpi di altri morti,
dei suoi bambini, di tutte le creature amate e perse. La Creatura è lo spettro
fantasmatico, l’agglomerato di mille morti, il ganglio vivente di un dolore
inestinguibile, così violento da condannare chi vive alla solitudine.
Bigodini è uno spettacolo
sull'impossibilità della discendenza, se non come cannibalismo dei nostri
propri fantasmi, perpetuo inseguimento, reciproca fantasmatica persecuzione
come quella tra Victor e la sua creatura che si protrae fino ai ghiacci di un
polo post-umano.
Compagnia
ARIELdeiMERLI_da Frankenstein di Mary Shelley-Libero adattamento di Francesca
Manieri e Federica Rosellini- Regia: Federica Rosellini e Francesca Manieri-Interpreti: Cristina Gardumi e Federica Rosellini-Disegno
luci e foto di scena: Angeles Parrinello-Costumi: Marta Genovese-Sound
engineer: Elisa Nancy Natali-Assistenti alla
regia: Elvira Berarducci e Silvana Tamma
www.teatrorologio.it