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mercoledì 27 febbraio 2013

Un coraggioso Max Amato mette in scena IN A DARK DARK HOUSE di Neil LaBute



Recensione dello spettacolo teatrale
 IN A DARK DARK HOUSE regia Max Amato,
Ventitré Febbraio Duemilatredici, Teatro Cometa Off - Roma






La rappresentazione di un dramma familiare tenuto sospeso sino allo sconcertante epilogo

La versione di IN A DARK DARK HOUSE voluta da Massimiliano “Max” Amato destina questo interessante e controverso componimento teatrale di Neil LaBute, sino ad ora inedito in Italia, al successo.

Coraggioso l’atto del regista di trattare apertamente in teatro una tematica che solo ultimamente viene discussa in profondità anche in Italia.

Due fratelli, vittime in adolescenza di atroci violenze, oramai adulti, cercano nel dialogo delle risposte e forse un congiungimento. Il senso d’inadeguatezza, a tratti appena pronunciato ed in altri momenti urlato al mondo disattento, divora i due personaggi che cercano di confrontarsi, mentre ogni convinzione tende a capovolgersi.

Un’unica ingenua presenza femminile compare nella sua gaia semplicità per ridefinire in parte il terribile quadro.

lunedì 25 febbraio 2013

VILLAGGIO VACANZE ultimi giorni: fenomenologia del buffet e saluti...



autore:  Sara Saurini (AttiroKira) 
Kiroflessioni 
costume e società


VILLAGGIO VACANZE 

Le cene a buffet sembrano più che altro corse all’accaparramento in tempo di guerra e a volte anche i  bambini sono insopportabili quanto gli adulti…


SESTO GIORNO: FENOMENOLOGIA DEL BUFFET

Dopo aver spintonato e scalciato un po’ qua e là uno dei due mi passa avanti…
bimbo, fai la fila come tutti gli altri…
ma io ho fame, la fila è lunga e non mi va di aspettare…
Lo guardo, avrà al massimo 10 anni e fra qualche anno sfiorerà i cento chili, ha già i suoi problemi inutile infierire… però, non ho potuto fare a meno di esultare quando le quattro fettine panate che aveva nel piatto gli sono scivolate rovinosamente a terra, mentre cercava di arraffare un numero di  bustine di maionese e ketchup pari alla scorta mensile di un McDonald. 

La mia vacanza volge al termine, domani è l’ultimo giorno… dopo una settimana voglio condividere le mie osservazioni sulla questione cibo. Il primo giorno, per toglierci l’impaccio e il brivido della ricerca ci hanno assegnato un tavolo nel ristorante che abbiamo occupato per consumare colazione, pranzo e cena… quindi il posto a sedere era garantito, mentre per il recupero delle cibarie la questione era un po’ più complicata. Non che ci fosse poco cibo, anzi, dalla cucina uscivano fiamminghe a rotta di collo è solo che per qualche motivo psicologico a me sconosciuto la gente caricava i piatti come se stesse facendo approvvigionamenti per la quarta guerra mondiale e poi dopo aver assaggiato un po’ di tutto abbandonava sul tavolo le pietanze quasi intatte… mai visto tanto spreco.

mercoledì 20 febbraio 2013

lunedì 18 febbraio 2013

INCONTRI MO/N/DA/NI critica interna ed esterna




La possibilità di seguire l’evento sin dalle sue prime fasi di ideazione e sviluppo  ha sicuramente rappresentato il plus del nostro contributo critico all’interno del progetto Incontri Mo/n/da/ni di Kirolandia frida.artes sezione artistica. Rispetto ad un  punto di vista che di solito subentra a posteriori, ‘a prodotto finito’, ciò ha permesso uno sguardo diverso, privilegiato perché ‘interno’, consentendo non solo di cogliere a pieno il significato di questo lavoro, ma di farne parte integrante fino al punto in cui lo stesso pensiero storico-critico si è fatto forma d’arte accanto alla parola, all’immagine, all’architettura, alla moda.

Incontri Mo/n/da/ni parte dalle creazioni degli abiti di Francesca Del Zio-petalo selvaggio, fantasiosi e particolari che si contraddistinguono soprattutto per una spiccata femminilità e attorno i quali lo scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta, ideatore e direttore artistico dell’opera, ha strutturato una vera e propria sceneggiatura in versi, un piccolo poemetto allegorico da cui sono nati i suggestivi “istantanei quadri dinamici ” fotografici di Massimo Righetti.

venerdì 15 febbraio 2013

88 TRAME di Nicole Voltan




E’ ancora possibile visitare la mostra d’arte “88 trame” di Nicole Voltan presso il Whitecubealpigneto.

L’artista in quest’ultima evocativa esposizione d’arte rielabora l’empireo, attraverso la sua sensibilità,  e compone opere che racchiudono l’essenza infinita del cielo. 
Interessanti lastre costellate di stelle trafitte la cui forza concettuale va oltre il significato immediato: tessiture mentali metafore dell’essere oltre.
Nicole Voltan, di formazione umanistica ed artistico-decorativo, elabora già da molti anni opere d’arte in varie forme: installazioni, pitture, fotografie e video arte.

A corredo della sua mostra vi è anche un’opera da lei scritta in cartaceo dal titolo omonimo: "88 trame".

La mostra è visitabile alla Galleria Whitecubealpigneto sino al 28 Febbraio 2013

Per saperne di più sulla mostra Whitecubealpigneto
Per conoscere meglio Nicole Voltan http://nicolevoltan.blogspot.it/

Sul blog di Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro) è presente una riflessione sulla mostra e sull’artista Nicole Voltan.

“Interessante inaugurazione quella che il 23 Gennaio 2013, si è svolta nella galleria Whiteclubalpigneto per la nuova mostra 88 Trame di Nicole Voltan.
Immersi in suoni evocanti osserviamo celestiali opere, costellazioni rimodellate da un’autrice sensibile che riesce con i suoi metaforici gruppi di stelle a catturare ed intrappolare la fugace attenzione di un pubblico oramai sempre in corsa.”
             Per leggere l'articolo...

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giovedì 14 febbraio 2013

CAREZZE



autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)                         


C'era un tempo che le carezze valevano, le potevi far scivolare sopra il viso.
Non erano baci ma le sentivi delicate sulla pelle, te le ricordi le carezze? 
Mettevi una mano sulla guancia e la lasciavi andare giù quasi sino al mento, poi allontanavi il palmo giusto un attimo dopo averlo fermato. 
Erano lievi tenerezze, erano un incontrarsi senza troppo stupore. 
Duravano il tempo di un tepore e poi svanivano lasciando solo un delicato calore sul viso e nella tua mano.
Erano le carezze...semplici gesti di grande affetto.

L'immagine a corredo è "Tocco Delicato" di Rossella Maffeo

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SI', SI' CHE C'ERI




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lunedì 11 febbraio 2013

REGALO DI NOZZE



Quando qualcuno mi comunica che convolerà a giuste nozze rimango sempre un po’ sconcertata, insomma, nessuno ha più necessità di sposarsi, siamo nel 2012, a chi serve? Nelle coppie c’è sempre maggiore indipendenza morale ed economica, nessuno si stupisce più di conviventi con eventuale prole e non credo che il problema sia la religione, visto che il numero di persone che si sposa credendo di farlo davanti ad un Dio qualsiasi si è notevolmente abbassato.

Ma io sono una cinica senza rimedio e per fortuna non tutti sono come me, perché il valore simbolico di certi gesti è importante, urlare al mondo “noi ci amiamo” non è sempre così scontato e non è una semplice voglia di protagonismo come potrebbe sembrare.
Così ieri, tenendo a mente che “l’amore è una cosa meravigliosa” e che, il problema sono io, sono andata a comprare un regalo di nozze, per due splendide persone che hanno deciso di credere nell’amore eterno, e beh, caspita non è una cosa semplice… scegliere il regalo intendo.

Mi aggiravo con l’aria smarrita in un negozio di articoli da regalo di quelli seri, in cui si prenotano liste di nozze, ci sono pentole di ceramica all’ultimo grido e bicchieri di cristallo che si rompono solo a guardarli, ma non avendo idea delle esigenze degli sposini più che altro avevo intenzione di acquistare qualcosa di originale. La commessa mi ha guardato con l’aria di chi la sa lunga:
“Posso aiutarla? Deve fare un regalo importante? Matrimonio?”

mercoledì 6 febbraio 2013

SUONATORI



Kirofoto


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lunedì 4 febbraio 2013

WILLIAM KENTRIDGE il più votato di Gennaio




I Kiri a Gennaio hanno preferito 
la critica d'arte 
redatta da
Annalisa Laghi (XyzKira) 
Lucia Paolantonio (RadioKira)

circa


Vertical Thinking
mostra di 
WILLIAM KENTRIDGE presentata al Maxxi ancora sino al 3 Marzo 





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