Un giorno,
superato il limite del tempo…
Fu il rapido impennarsi
di un aereo che tuonando si slanciò nell’aria “tra poco di nuovo terra!!!”
pensò un uomo imbrigliato ad un sedile. Sognava come sarebbe stata la sua folle
salita, senza sapere nulla sulle macchine volanti. Gli fu incomprensibile ma gli
piacque restare sospeso. Forse mai più avrebbe rivoluto sfiorare la terra.
Il vuoto reale, come creazione gravitazionale, si interponeva
tra lui e lo strano pianeta rotondo mentre sottili lamelle gassose ammortizzavano
i suoi pensieri silenziosi, riflessi da una
creazione sinaptidica del suo vuoto sintetico.
Fendere l’aria
racchiusi nell’alluminio, come una sorta di aria scaccia aria, fu l’ingresso
per un nuovo mondo che quell’uomo conosceva da sempre.